Il mare e la vita di mare


“cosa ti manca della Sicilia? U scrusciu du mari” - A. Camilleri
 
 
 

Il racconto della Sicilia non può prescindere dal mare. La Trinacria, perla del Mediterraneo è luogo di incontro di popoli, popoli venuti dal mare, e Il mare è fonte di vita e di morte, è muto confidente dell’esule, è corrida della mattanza, è eterna lotta dell’uomo.


La mattanza:


Uno dei tanti elementi che legano la Sicilia al mare e alle antiche tradizioni dei pescatori, sono le tonnare.
Le tonnare rappresentano un altro pezzo dei nostri meravigliosi beni culturali e proprio per questo sono entità straordinarie.
Sangue, violenza e lotta per la sopravvivenza convivono in questa antica tradizione dei pescatori siciliani.
La morte del tonno per la vita del pescatore: questa la legge crudele della tonnara.
Quello delle tonnare è un mondo complesso, fatto di tradizioni e usanze in grado di attraversare tempo ne e spazio e di affascinare intellettuali e artisti.
Una storia mediterranea, appartenente a un passato che si ostina ancora a bussare alle porte del presente, in cui gli attori sono i tonni e gli uomini.
Un mestiere duro quello del tonnaroto, fatto di fatica e di sapienza, quella propria dichi vive dei frutti del mare. Ciò nonostante si stà perdendo la loro cultura e dimenticando tutto cio' che per la Sicilia hanno rappresentato.
Le Grandi navi di paesi orientali attrezzate alla pesca intensiva, inquinamento delle acque hanno relegato la memoria della mattanza a circo sanguinolento di fotografi e turisti casuali.



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La barca siciliana: le barche dei Pingisanti o palummedde cu speruni


Per il pescatore di inizio secolo andare per mare assumeva valenza antropologica attraverso una gestualità rituale propiziatoria unita a un forte bisogno vitale di sopravvivenza. Le barche, dunque diventavano strumento fondamentale di ricchezza e assumevano forme e usi in relazione al tipo di pescato.
La barca catanese si contraddistingueva dalla forma a sperone della prua, dalla leggerezza della chiglia che dava slancio e velocità all’imbarcazione ( da qui il termine pallummedda – colomba) e soprattutto dalla cromia delle decorazioni lungo il fasciame. Spettacolare era dunque l’effetto estetico delle ricche decorazioni che ornavano queste barche.



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La case di mare


 

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